S come Suolo, consumo di suolo per ottenere energia elettrica



S come Suolo, consumo di suolo. 
Nel valutare l'impatto ambientale di una fonte energetica non ci si può fermare alle "sole" emissioni di inquinanti o di gas serra, ma si deve valutare anche altro. In ogni caso, è importante tener conto di tutto quel che accade durante l'intera vita dell'impianto, dalla miniera allo smaltimento finale. 
In questo contesto, il consumo di suolo assume importanza tutt'altro che trascurabile. Our World in Data ha analizzato qualche anno fa un report dell'UNECE ed i risultati sono nel grafico che riporto qua. Il consumo di suolo è espresso in metri quadri per MWh. Come facilmente attendibile, le centrali idroelettriche sono quelle che presentano un consumo di suolo maggiore (in proporzione quelle messe peggio sono le medio-piccole, al di sotto dei 360 MW di potenza installata) con 33 m2/MWh, seguite dagli impianti solari a concentrazione e da quelli fotovoltaici installati sul terreno (con "land use" maggiore in caso di pannelli al silicio rispetto a quelli al cadmio).  Non deve stupire che subito dopo ci siano le centrali termoelettriche a carbone, in quanto vanno considerate anche le miniere.  In caso di presenza di sistemi per la cattura e lo stoccaggio della CO2, il consumo di suolo paradossalmente aumenta fino a diventare comparabile con quello del solare.  
Le centrali termoelettriche a gas naturale e le centrali nucleari sono decisamente più compatte ed hanno un consumo di suolo anche 10-20 volte inferiore rispetto agli impianti sopra citati.  Allo stesso modo, il consumo di suolo degli impianti fotovoltaici installati sui tetti è ovviamente basso, ma non zero, in quanto va tenuto conto del "land use" legato alle fasi di estrazione dei materiali costituenti i pannelli.  
L'eolico "onshore" merita un discorso a parte. Calcolando il consumo di suolo come fatto in precedenza, l'eolico su terra ha un consumo bassissimo, come prevedibile.  Volendo considerare però che per alcune attività (ad esempio fattorie) bisogna che le turbine eoliche siano ad una certa distanza per evitare, ad esempio, che il rumore disturbi il bestiame, allora il valore di "land use" cresce in modo considerevole. Per quanto riguarda l'uso delle biomasse, qualora non si tratti di scarti agricoli o della frazione organica dei rifiuti urbani, è indubbio che il consumo di suolo sia enorme dato che le coltivazioni "energetiche" sottraggono terreno alle coltivazioni per uso alimentare. In questo caso si tratta ovviamente anche di un problema etico. 

F.R.

Per approfondimento si consiglia la lettura di questo articolo, da cui è preso anche il grafico: https://ourworldindata.org/land-use-per-energy-source  

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